Chiarimento in merito alla funzione e al ruolo delle scuole polo per l'inclusione scolastica

In regime di sussidiarietà, ogni scuola polo per l'inclusione potrà organizzare al meglio la propria azione rendendola efficace e di qualità per il territorio di competenza. Per tal fine il decreto n. 66/2017 prevede ulteriori strumenti a supporto e guida delle scuole nei processi di inclusione come la definizione di criteri per la valutazione dell'inclusione scolastica di cui all'art. 4. In tal senso la scuola polo può attivarsi a mero titolo esemplificativo, in azioni di:
- orientamento scolastico;
- individuazione e diffusione di modelli didattici e organizzativi ritenuti efficaci per i processi di inclusione;
- attività di informazione/formazione sia nei confronti del personale scolastico che degli stakeholder, in collaborazione con la scuola polo della formazione;
- consulenza e supporto nei percorsi di alternanza scuola lavoro;
- istituzione di gruppi di ricerca e sperimentazione fra docenti e/o con personale di altra amministrazione (sanitario, sociale);
- proposte di ampliamento dell'offerta formativa per l'ambito territoriale anche in orario extra-curricolare (sportive e sociali);
- rilevazione dei bisogni formativi di ambito e valorizzazione delle professionalità anche in un'ottica di utilizzo in rete.

Le scuole polo operano in sinergia con tutte le altre scuole dell'ambito sia che vi sia una rete territoriale formalizzata o meno, pertanto ogni ambito può stabilire le modalità di confronto e governance che ritiene più opportune.